domenica 15 maggio 2011

INNO ALLA VITA

Inno alla vita   (Madre Teresa di Calcutta)


La vita è bellezza, ammirala.

La vita è un’opportunità, coglila.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è una ricchezza, conservala.

La vita è amore, donala.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

La vita è un’avventura, rischiala.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

giovedì 28 ottobre 2010

preghiera del DEORADH

...possa la strada distendersi davanti a te,

il vento sempre alle tue spalle

il sole splendere caldo sul tuo viso

la pioggia cadere leggera nei campi

e finche' ci incontreremo di nuovo,

possa Dio tenerti nel palmo della sua mano"

mercoledì 14 luglio 2010

..il dopo vita

« Inizieremo dall'argomento che vi sembra più importante : la vostra relazione con la morte. Bisognerebbe bandire questa parola. La parola morte è come un accetta, è come una fine; la parola molto più appropriata sarebbe il dopo vita ma non è ancora nel vocabolario degli uomini.

Questo tema è molto importante per gli uomini perché ognuno di voi in un momento o in un altro, siete stati e rischiate di essere confrontati con il dopo vita. In ogni modo, ognuno di voi vi sarà confrontato! Poco importa il modo con il quale la vivrà, che sia al momento di quello che chiamate la separazione del vostro corpo o al momento di un'altra vita che potrete vivere con il vostro corpo se siete trasportati su un'altra sfera di esistenza.

Non parleremo di questa terra di esistenza, parleremo di quello che chiamate impropriamente la morte. Ognuno di voi sarà completamente diverso dall'altro di fronte a questo problema.

Quando lasciate il vostro corpo, ignorate il percorso spirituale fatto perché quando siete incarnati in terza dimensione, l'involucro del vostro veicolo di manifestazione vi nasconde una grande parte di quello che siete.

Quando in un modo o in un altro avete lasciato il vostro veicolo di manifestazione, arrivate su delle sfere differenti per ognuno che sono in rapporto con il percorso spirituale compiuto. Arrivando su queste sfere, alcuni fra di voi non avranno bisogno di preparazione per andare sul loro vero piano di esistenza, sul loro vero mondo, il loro mondo di appartenenza. Il passaggio da un mondo ad un altro può farsi in un modo folgorante. Questo dipende dalla coscienza che avete di quello che siete ma soprattutto di quella che avrete sul distacco quando avrete lasciato questo piano della terza dimensione.

Bisogna che siate persuasi che la vita è eterna. Il problema attuale degli umani è che non hanno coscienza dell'eternità della vita. Per essi, la parola morte significa la fine di tutto, la fine di quello che conoscono, di quello che hanno amato. E' il mistero, un mistero che non amano troppo esaminare d'altronde!

Un essere che parte subito senza preparazione spirituale ha più difficoltà nell'andare sui piani di Luce, rispetto a colui che ha avuto un tempo di preparazione nel corso di una malattia. Facciamo tuttavia una riserva: alcune persone soffriranno a lungo per una malattia e si rivolteranno assolutamente contro questa sofferenza, contro questa ingiustizia. Certamente chiederanno di non più soffrire e di essere liberate ma questo non cambierà nulla per le loro difficoltà, perché avendo portato le loro paure, il loro rifiuto e la loro incomprensione nell'altro lato dello specchio non avranno progredito più di colui che è partito subito.

Desideriamo aprire una parentesi per dire che quando la sofferenza è troppo importante per il corpo fisico, c'è una rottura, la sofferenza non esiste più, il corpo secerne una sostanza che l'anestetizza.

In generale, ed è qui su cui vogliamo arrivare, chiunque parte da questo mondo deve essere liberato da questo mondo! Se dovete lasciare questo mondo o se alcune persone che amate devono lasciarlo e lasciare il loro corpo fisico, bisogna aiutarle affinché possano avere il distacco totale di quello che è stata la loro vita nella materia di terza dimensione. Altrimenti, per un periodo a volte lungo, errano vicino coloro che amano rammaricando molto addentro la loro precedente vita perché non possono avere coscienza di quello che è veramente la vita.

Una volta, nelle vostre chiese, veniva sempre chiesto di pregare molto per coloro che passavano la grande porta, per coloro che vivevano il dopo vita. Attualmente, in questo mondo moderno, dimenticate troppo spesso di pregare per coloro che vi hanno lasciato, che sono partiti. Una preghiera può essere molto semplice e tanto rapida! Una preghiera è un pensiero di Amore e di Luce che inviate verso coloro che hanno lasciato questo mondo per illuminare la loro strada.

Alcuni esseri che non hanno fatto forzatamente un cammino spirituale così come lo intendete, arrivano molto rapidamente a vedere la luce della propria guida, dei fratelli di Luce che aspettano loro per condurli sul loro nuovo piano di esistenza.

E' molto difficile rispondere correttamente alle interrogazioni di coloro che soffrono della perdita di un essere caro, perché la risposta può essere totalmente diversa da persona a persona a secondo se hanno o non hanno compreso alcune cose, se hanno o non hanno accettato questa partenza o se non credono a niente.

Il più importante è quello che fate in questa esistenza, il modo come conducete la vostra vita, quali sono le vostre priorità, come reagite di fronte ai problemi esistenziali o relazionali, come reagite di fronte ai vostri comportamenti affettivi, alle vostre paure ! Tutto questo ha un'immensa importanza su questo piano di terza dimensione e ugualmente sui piani del dopo vita.

La piccola parte di energia dell'anima che ha sperimentato la materia ritorna all'anima iniziale o alla parte di energia iniziale che forma l'anima. Quello di cui potete essere certi è che il ritorno verso questa anima contenente tutte le esperienze delle multiple vite può realizzarsi in un modo molto rapido seguendo l'evoluzione e la coscienza della persona che viveva in terza dimensione. Questa fusione, questa unità può prodursi praticamente istantaneamente dopo la partenza.

Come lo hanno detto alcuni testi, c'è il peso dell'anima, cioè per un momento più o meno lungo si fa la sintesi, l'analisi di tutto quello che è stato vissuto da questa piccolissima particella di quello che siete veramente. La fusione con le vostre multidimensionalità può accadere anche molto rapidamente.

Quello che vi diciamo non ha una vera risonanza in voi perché non avete ancora la capacità di potere capire e accogliere quello che non appartiene alla vostra terza dimensione.

Dovunque andiate nel dopo vita, con o senza il vostro corpo, il passaggio si farà e deve farsi dalla terza dimensione in quarta dimensione, quinta, sesta dimensione. Quello che è molto importante nella vostra vita presente, è già di imparare quello che siete, di imparare a diventare completi, a fare l'unità tra il Divino e l'umano, a creare il ponte che vi unisce a quello che siete veramente.

Il lavoro che potrete compiere in questo senso, in questa fusione sarà di un'importanza considerevole. Quando passerete nell'altro lato della grande porta, non avrete nessuna attesa, vi ritroverete in seguito tali quali siete veramente e sarete operativi molto rapidamente. Non crediate che dopo avere lasciato il piano della Terra, sarete nel riposo eterno o in una beatitudine un poco ingenua. Sarete riattivati per delle nuove missioni, per operare secondo quello che siete veramente.

Tutto quello che vi diciamo diventerà più chiaro in voi ; fino a quando i veli umani esisteranno, non potrete capire, assimilare, accettare alcune cose. Non appena questi veli cadranno per fare apparire la vostra vera realtà, la vostra comprensione della vita, del dopo vita, dei diversi piani, dell'Universo sarà totalmente diverso.

Infatti tutto è legato, non c'è nessuna separazione se non la separazione che mettete tra voi e gli altri, tra voi e il vostro « Io sono », tra voi e la vita.

Non riuscite a concepire ancora totalmente che siete tutti uniti per l'eternità poiché siete Dio, perché siete i figli di Dio, siete tutti uniti per l'eternità.

Preciseremo anche che non c'è nessuna ingiustizia, vivete un periodo cruciale, un periodo di grande raccolta. Quello che avete vissuto da migliaia di anni, essenzialmente su questo mondo e forse anche su altri mondi di terza dimensione dove esiste il libero arbitrio, è sottomesso alla legge di causa ed effetto. Il libero arbitrio non è stato dato unicamente al pianeta Terra, è stato ugualmente dato ad altri mondi, anche se poco numerosi è vero. Dunque tutto quello che trovate così difficile, così ingiusto è semplicemente fatto per purificarvi. Le anime che sono venute per incarnarsi in questo periodo specifico sono venute per purificarsi, pulirsi in qualche modo di tutti i loro errori, le loro incomprensioni e anche per tutti gli atti commessi in altre esistenze.

Non c'è assolutamente ingiustizia, la legge di causa ed effetto è la legge la più giusta, fa parte delle leggi dell'Universo ! Un essere che si è aperto, che ha cominciato a creare il ponte che unisce la sua umanità alla sua Divinità non avrà grandi sofferenze a livello del suo corpo, non avrà gravi malattie, perché la Divinità in lui riparerà il suo corpo fisico. La Divinità in lui può dargli in permanenza questo corpo perfetto che deve essere il suo e che lo sarà su altri mondi.

Il Divino in voi, il « Io sono », può riuscire anche a trascendere tutti i veleni che ingerite, tutta il vostro pessimo cibo; ha ogni potere sulla materia, può riparare il corpo in un modo straordinario, può ricostruirlo, rimodellarlo.

Se ci sono tante difficoltà, sofferenze oggi nei corpi fisici è per la Divinità attiva in ciascuno, attivata anche dalle immense energie che arrivano dall'Universo. Non dimenticate voi siete in mutazione, non dimenticate che da voi nascerà l'uomo spirituale, l'uomo nuovo. Non capite a fondo tutto questo nella vostra coscienza ma comunque è così.

Ogni rinascita non compresa può generare una sofferenza. Quando le donne danno al mondo un bambino c'è sofferenza. Perché? Un bambino potrebbe nascere senza sofferenza ma la mamma non chiede l'aiuto al Divino, lei non capisce che potrebbe dare la vita senza nessun dolore. Spesso la mamma si contrae, contrae il suo corpo su questa sofferenza.

E' lo stesso per tutti gli episodi della vostra vita, che siano le malattie, le operazioni, ecc… non riuscite a capire il tesoro che è in voi e le sue potenzialità immense, non riuscite a capire come funzionate veramente! Non siete sufficientemente all'ascolto della vostra umanità, né sufficientemente all'ascolto della vostra Divinità. Siete all'ascolto del vostro ego, del vostro mentale che vi confonde, vi racconta spesso storie e, a volte vi raggira.

Più sarete all'ascolto del vostro corpo, più sarete all'ascolto del vostro « Io sono », del vostro Divino, più vi trasformerete e meno soffrirete di qualunque cosa sia.

Se vi chiediamo questo lavoro di depurazione, di pulizia, di investigazione sulla vostra esistenza, è semplicemente per facilitare la fusione tra l'umano e il Divino, per facilitare la vostra transizione, in qualunque modo possa farsi, e anche per facilitarvi la vita in questa terza dimensione. "
Potete riprodurre questo testo e darne copie secondo le seguenti condizioni :

* che non sia tagliato,
* che non subisca nessuna modifica di contenuto,
* che fate riferimento al nostro sito http://ducielalaterre.org
* che menzionate il nome di Monique Mathieu.

giovedì 10 giugno 2010

Tertulliano... la preghiera

L'unico compito della preghiera è richiamare le anime dei defunti dallo stesso cammino della morte, sostenere i deboli, curare i malati, liberare gli indemoniati, aprire le porte del carcere, sciogliere le catene degli innocenti. Essa lava i peccati, respinge le tentazioni, spegne le persecuzioni, conforta i pusillanimi, incoraggia i generosi, guida i pellegrini, calma le tempeste, arresta i malfattori, sostenta i poveri, ammorbidisce il cuore dei ricchi, rialza i caduti, sostiene i deboli, sorregge i forti. (L'orazione, cap. 29)