domenica 20 aprile 2008

percorrere il sentiero...

Nessun miraggio, nessuna illusione possono trattenere l’uomo che si è proposto il compito di percorrere il Sentiero sottile come filo di rasoio che, attraverso le lande desolate, attraverso le più dense foreste, attraverso le profonde acque del dolore e dell’angoscia, attraverso la valle del sacrificio e superando le montagne della visione conduce alla porta della liberazione.
A volte camminerà nelle tenebre (e l’illusione delle tenebre è estremamente reale); altre volte in una luce tanto abbagliante e sfolgorante da scorgere a fatica il cammino; potrà provare cosa sia vacillare sul Sentiero e cedere alla fatica del servizio e della lotta; potrà temporaneamente smarrire la strada e vagare per i sentieri dell’ambizione, dell’interesse egoistico e delle seduzioni materiali, ma non saranno che brevi deviazioni. Nulla, sia in cielo che all’inferno, in terra o altrove può impedire il progresso dell’uomo che si è risvegliato dall’illusione, che ha intravisto la realtà oltre l’inganno del piano astrale e che ha udito, non fosse che una sola volta, il richiamo della propria anima.

Alice Anne Bailey

sabato 19 aprile 2008

benedizione del pellegrino


... in nome di Nostro Signore Gesu' Cristo,
ricevi questo paniere, attributo del tuo pellegrinaggio,
affinche' tu possa meritare di giungere purificato, salvo ed emendato,
alle soglie del Santo Sepolcro o di Santiago o di Sant'Ilario o d'altri Santi che tu desiderassi raggiungere e, compiuto il tuo cammino,
tu possa ritornare in perfetta salute....

mercoledì 16 aprile 2008

... la luce ...

Un’antica Scrittura dice:

“Non cercare, o tu, due volte Beato, di raggiungere l’essenza spirituale prima che la mente abbia appreso.

Non così si cerca la saggezza.

Solo a colui che ha la mente disciplinata e vede il mondo come in uno specchio, possono essere affidati senza pericolo i sensi interiori.

Solo colui che sa che i cinque sensi non sono che illusione e che nulla rimane, salvo i due principali, può essere ammesso al segreto della cerimonia della Crocifissione.

“Il sentiero percorso dal Servitore è il sentiero del fuoco, che passa attraverso il cuore e conduce alla testa.

Non è sul sentiero del piacere, né su quello del dolore che si può ottenere la liberazione o giungere alla saggezza.

È trascendendo i due, mediante la fusione del dolore col piacere, che si perviene alla meta, quella meta che si scorge in lontananza, come un punto di luce nell’oscurità di una notte invernale.

Quel punto di luce può richiamare alla mente una tenue fiammella di candela in qualche solitaria soffitta, ma quando il sentiero che conduce a quella luce è percorso mediante la fusione delle paia degli opposti, quel punto di luce fredda e vacillante cresce con radiazione costante, finché la calda luce di una lampada risplendente si mostra alla mente del pellegrino sulla via.

“Procedi o pellegrino, con ferma perseveranza.

Non vi è candela alcuna né lampada a olio terrena.

La radianza continua a crescere fino a che il sentiero non termina in una vampa di gloria e il pellegrino nella notte diviene il Figlio del Sole, ed entra nei portali di quel globo radioso.”

giovedì 10 aprile 2008

nascere per morire

In un antico scritto si leggono queste parole simboliche:

Disse il Padre al Figlio: “Va, e prendi ciò che non è te stesso, ciò che non è tuo, ma Mio.

Fa come fosse tuo e scopri perché è apparso. Che sembri essere te stesso.

Scopri così il mondo dell’annebbiamento, della grande illusione, dell’inganno.

Ed impara che hai preso ciò che non è scopo dell’anima.


E quando giunge il momento, in ogni ciclo appare l’inganno e il furto, si ode una voce. Obbediscile.

È la voce di ciò che in te ode la Mia, inaudita da chi ama rubare.
L’ordine si ripete: “Restituisci ciò di cui ti sei impossessato. Impara che non è per te”.

Ad intervalli maggiori quella voce comanda: “Restituisci ciò che hai preso in prestito; salda il debito”.



Ed, imparate tutte le lezioni, la stessa voce dirà: “Ridai con gioia ciò che fu Mio, che fu tuo e ora è nostro.

La forma più non ti serve. Sei libero”.

mercoledì 9 aprile 2008

la creatura umana

"......La creatura umana, vista dal lato interiore, dove il tempo non esiste, appare come un fenomeno mutevole, come un mirabile caleidoscopio.



I corpi, o meglio gli aggregati atomici, scompaiono, o d’un tratto ritornano manifesti.


Bande colorate passano e ripassano, intrecciandosi.


D’improvviso certe regioni si fanno brillanti e risplendono; o svaniscono e perdono colore e sembrano spente.


Ma una luce permane, che tutto sovrasta, da cui emana un fascio di raggi che scende a illuminare l’uomo oggettivo e si concentra in due regioni principali all’interno del fisico: l’una nella testa, l’altra nel cuore.


Si scorgono anche, prima fiochi, poi sempre più luminosi, altri sette pallidi dischi di luce, primo indizio dei sette centri"......

Alice Anne Bailey

la grande invocazione

Dal punto di Luce entro la Mente di Dio Affluisca luce nelle menti degli uomini.

Scenda Luce sulla Terra.


Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio Affluisca amore nei cuori degli uomini.


Possa il Cristo tornare sulla Terra.


Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto


Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;


Il proposito che i Maestri conoscono e servono.


Dal centro che vien detto il genere umano Si svolga il Piano di Amore e di Luce.


E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.


Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra
.


Questa Invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno né ad alcun gruppo, ma a tutta l’Umanità. La bellezza e la forza di essa stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe verità centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale — la verità che esiste un’Intelligenza fondamentale cui, vagamente, diamo il nome di Dio; la verità che, dietro ogni apparenza esterna, il potere motivante dell’Universo è Amore; la verità che una grande Individualità, dai Cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra, e incorporò quel amore perché potessimo comprendere; la verità che sia amore sia intelligenza sono effetti di quel che viene detto il Volere di Dio; e infine l’evidente verità che solo per mezzo dell’umanità stessa il Piano divino troverà attuazione.
ALICE A. BAILEY