martedì 6 maggio 2008

sulla via della vera Vita

... da qualche tempo mi sono immerso nelle entusiasmanti letture della mia - ormai - amica Alice Bailey.... mi sembrano Illuminanti queste poche righe....


....." Il Cristo stesso disse: “In verità, chi crede in me farà anch’egli le opere che io faccio, anzi, maggiori” (Giov. XIV, 12) e promise “il regno, il potere e la gloria”, purché l’aspirazione e la perseveranza non vengano meno sulla spinosa via della Croce, rendendoci capaci di calcare quel sentiero “che sempre sale” fino in vetta al Monte della Trasfigurazione.



Come si attua questo grande cambiamento?




In qual modo l’uomo, vittima dei propri desideri e della propria natura inferiore, può essere vittorioso e trionfare sul mondo, sulla carne e sul diavolo?



Tutto ciò si produce quando il cervello diviene consapevole del sé, dell’anima, il che si ottiene solo quando il sé reale può “riflettersi nella sostanza mentale”.



L’anima in se stessa è libera dagli oggetti e sempre nello stato di “unità isolata”.



Tuttavia l’uomo deve - nel suo cervello - realizzare queste due condizioni d’esistenza; deve liberarsi coscientemente da tutti gli oggetti di desiderio ed essere un tutto unificato, distaccato e libero da tutti i veli e da tutte le forme.



Lo scopo è raggiunto quando lo stato di essere cosciente, proprio dell’uomo spirituale, lo è anche dell’uomo incarnato.



Questi allora non è più alla mercé del corpo fisico, cioè vittima del “mondo”.




Procede libero, col volto splendente (I, Cor., 3) e la sua luce si effonde su ciò che lo circonda.





I desideri non muovono più la “carne”, le emozioni non lo soggiogano più.





Col distacco, ed equilibrando gli opposti, si è liberato dagli umori, dalle brame, dai desideri e da tutte le reazioni emotive che caratterizzano la vita dell’uomo comune, ed è pervenuto al centro di pace.




Il “diavolo” dell’orgoglio, personificazione dell’errato uso della mente e delle sue false concezioni, è vinto, e l’uomo è libero.



La natura dell’anima, le qualità e le opere proprie dell’amore di un Figlio di Dio, e la saggezza che nasce quando amore e azione si fondono, caratterizzano la sua vita terrena, e può dire col Cristo:



“Tutto è compiuto” ."




Alice Anne Bailey

giovedì 1 maggio 2008

trasformazione

162 L’aspirante che cerca di servire dai livelli mentali deve comprendere e trasformare le tre qualità suddette.


Alla paura deve sostituire quella pace che è prerogativa di coloro che vivono sempre nella Luce dell’Eterno;


la dubbiosa aspettativa deve cedere il posto alla calma, ma attiva, sicurezza dell’obiettivo ultimo, che nasce dalla visione del Piano e dal contatto con altri discepoli e, in seguito, con il Maestro.

Il desiderio di possessi materiali deve tramutarsi in aspirazione per i beni che sono la gioia dell’anima: saggezza, amore e potere di servire.

Pace, sicurezza e retta aspirazione!


Queste tre parole, chiaramente comprese e sperimentate nella vita d’ogni giorno, determineranno quella giusta “condizione delle acque” che assicura la sopravvivenza d’ogni forma pensiero, correttamente generata nella meditazione dall’uomo che opera come anima.

Alice Anne Bailey