...con la mia piccola barchetta - rigorosamente a vela - navigando nell'oceano digitale moderno, ho incontrato nel profondo mare azzurro,questo:
Noi moriamo soltanto all'attaccamento agli oggetti, così che il puro spirito possa riempirci.
Questo non significa abbandonare gli oggetti, ma soltanto l'attaccamento ad essi, la sensazione di doverli possedere, la sensazione che rappresentino piacere o dolore.
Tutte le forme di desiderio, sia sul piano sottile che su quello grossolano, provocano assuefazione e dobbiamo ricordare che nulla dura in eterno sul piano fisico. E’ "maya", un'illusione creata dall'azione dei cinque sensi.
La cessazione del desiderio non implica il dover abbandonare ogni cosa.
Dovete soltanto osservare da dove viene il desiderio, riconoscerlo per quello che è e, se è appropriato per quel momento, goderne.
Non restate aggrappati alla speranza di ripetere un'esperienza, perché non si potrà ripetere mai più: ogni esperienza è assolutamente unica.
Una volta fatto il grande passo di abbandonare l'attaccamento, potrete godere di qualsiasi cosa o di chiunque desideriate al momento, senza paura di perdere nulla.
La lezione più dura è imparare a lasciar andare.
Tutti coloro che si trovano su questo piano fisico, in questi gusci presi a nolo, devono imparare questa lezione.
Arrestando temporaneamente il processo dei pensieri smettiamo di immettere vibrazioni mentali nell'etere.
Queste vibrazioni producono una manifestazione sul piano fisico.
L'Hong Sau è una tecnica che arresta il processo del pensiero e quindi anche la creazione di vibrazioni e delle conseguenze che ne derivano.
Alla fine arrivate all'equilibrio, il Bindu, in cui non create più altro karma attraverso i vostri desideri e i vostri attaccamenti.
I nostri computer mentali sono sempre accesi.
Siamo tutti sovraccarichi, e dobbiamo sempre pensare solo pensieri.
Non è una condizione sana. Abbiamo bisogno di spegnere il sistema per lasciargli il tempo di ripararsi da solo.
Dobbiamo smettere di pensare ai nostri pensieri, e "diventare" i pensieri. Per collegarvi alla Mente Universale dovete interrompere questo processo del pensare e “morire" sul piano fisico.
Allora si manifesta la Mente Universale.
Chiudendo il sistema permettete al corpo di autoripararsi e alla mente di collegarsi con la sua sorgente.
Quando mente e corpo sono sintonizzati, lo spirito fa automaticamente il suo ingresso.
L'Hong Sau è l'onda portante che vi dà la consapevolezza dell'Atman, l'Anima Universale, attraverso i cinque sensi.
Arrestando temporaneamente il processo dei pensieri smettiamo di immettere vibrazioni mentali nell'etere.
Queste vibrazioni producono una manifestazione sul piano fisico.
L'Hong Sau è una tecnica che arresta il processo del pensiero e quindi anche la creazione di vibrazioni e delle conseguenze che ne derivano.
Alla fine arrivate all'equilibrio, il Bindu, in cui non create più altro karma attraverso i vostri desideri e i vostri attaccamenti.
I nostri computer mentali sono sempre accesi.
Siamo tutti sovraccarichi, e dobbiamo sempre pensare solo pensieri.
Non è una condizione sana. Abbiamo bisogno di spegnere il sistema per lasciargli il tempo di ripararsi da solo.
Dobbiamo smettere di pensare ai nostri pensieri, e "diventare" i pensieri. Per collegarvi alla Mente Universale dovete interrompere questo processo del pensare e “morire" sul piano fisico.
Allora si manifesta la Mente Universale.
Chiudendo il sistema permettete al corpo di autoripararsi e alla mente di collegarsi con la sua sorgente.
Quando mente e corpo sono sintonizzati, lo spirito fa automaticamente il suo ingresso.
L'Hong Sau è l'onda portante che vi dà la consapevolezza dell'Atman, l'Anima Universale, attraverso i cinque sensi.
ESTRATTO da:http://spazioinwind.libero.it/risvegliodiadamo/la_meditazione.htm
Nessun commento:
Posta un commento