martedì 12 maggio 2009

PAURA (seconda parte)

I. DEPRESSIONE O IL SUO POLO OPPOSTO, EUFORIA.


Quando tocchiamo il soggetto della depressione ci occupiamo di un fattore tanto diffuso che ben pochi riescono a sfuggirne gli attacchi. È come un miasma, una nebbia che avvolge l’uomo impedendogli di vedere con chiarezza, di camminare sicuro e conoscere la Realtà.

Essa fa parte della grande illusione e quando ciò sarà compreso, diverrà evidente il perché esista la depressione, la cui causa è astrale o fisica e inerente a una situazione mondiale o personale.

Possiamo quindi studiare la depressione come si presenta nell’individuo e considerarne le cause che sono:

307 l. L’illusione mondiale. Essa trascina un’unità isolata, altrimenti esente da condizioni individuali che potrebbero determinare una depressione, nel profondo di una reazione mondia- le. Questa illusione mondiale, con i suoi effetti devitalizzanti e deprimenti, ha le sue radici in diversi fattori che ci limiteremo a indicare solo breve mente:
a. Fattori astrologici che influenzano l’oroscopo planetario e di conseguenza gli indivi- dui, oppure principalmente razziali. Questi due fattori sono spesso trascurati.
b. Il corso del Sole nei cieli. Il corso del sud tende a esercitare un influsso vibratorio più basso e gli aspiranti dovrebbero tenerlo presente in autunno e nei primi mesi inverna- li.
c. Il periodo della luna calante nella fase finale e l’inizio della luna nuova.
Come ben sapete ciò influisce sulla meditazione.

d. Fattori psicologici e inibizioni di massa, dovuti indubbiamente a forze esterne al pianeta e a piani il cui intento è oscuro per l’umanità media.
Queste forze, che influiscono sul genere umano, colpiscono i più sensibili; questi a loro volta influenzano il loro ambiente e progressivamente viene a crearsi un impulso che si diffonde in tutta una razza o una nazione, per un certo periodo o un ciclo di anni, producendo condizioni di profonda depressione e sfiducia reciproca.
Ne risulta un triste egocentrismo ed è un fenomeno che noi chiamiamo panico o un’ondata di irrequietezza. Il fatto che possa ripercuotersi sul piano militare, economico, sociale o politico, oppure sfociare in una guerra o un’inquisizione religiosa, in una crisi finanziaria o internazionale è di secon- daria importanza.

Le cause risalgono ai disegni del processo evolutivo e sono governate dalla buona Legge, anche se non è evidente.


2. Polarizzazione astrale.

Finché l’uomo s’identifica con il proprio corpo emotivo, finché interpreta la vita secondo i suoi umori e sentimenti, finché reagisce al desiderio, avrà sempre momenti di disperazione, di oscurità, di dubbio, di angoscia e depressione.

Essi sono dovuti all’illusione del piano astrale che deforma, capovolge e inganna.

Non è necessario dilungarci su quest’argomento.

Se c’è un fattore che gli aspiranti riconoscono, è la necessità di liberarsi dalla Grande Illusione.

Arjuna lo sapeva, eppure cedette alla disperazione.

Tuttavia, nell’ora della necessità Krishna non gli venne meno, ma nella Gita stabilì le semplici regole che permettono di superare la depressione e il dubbio e che possono essere brevemente riassunte come segue:

a. Conosci te stesso come l’Essere immortale.

b. Governa la tua mente, poiché per mezzo di quella mente l’Essere immortale può essere conosciuto.

c. Apprendi che la forma non è che il velo che nasconde lo splendore della Divinità.
d. Realizza che la Vita Una pervade tutte le forme, sicché non vi è , morte, non vi è dolore, non vi è separazione.

e. Distaccati perciò dal lato forma e vieni a Me, dimorando nel luogo in cui si trovano Luce e Vita.

Così l’illusione finirà.


309 È la sua polarizzazione astrale che espone l’uomo alle proprie molteplici reazioni emotive e alle ondate di sentimenti di massa d’ogni genere.

Questa è la causa per cui egli viene trascinato in quel vortice d’energia incontrollata e di forza emotiva mal diretta che si risolve in una guerra mondiale, in panico nella sfera finanziaria, in un risveglio religioso o in un linciaggio.

Essa lo può portare anche al massimo dell’euforia e della felicità effimera, in cui la “luce ingannevole” del piano astrale gli svela false fonti di svago oppure, data la sua sensibilità, l’euforia di massa lo trascina a una forma di isterismo che si manifesta come allegria sfrenata, che è il polo opposto al pianto irrefrenabile.

Non mi riferisco naturalmente alla vera allegria o al fine senso dell’umorismo, ma a quegli scoppi d’ilarità isterica molto comuni fra la gente e che finiscono in reazioni di stanchezza.

3. Una condizione di devitalizzazione del corpo fisico, dovuta a varie cause, come ad esempio:
1. Un corpo eterico o vitale esaurito.
2. Malattia fisica, congenita o portata da una vita precedente, contratta accidentalmente o dovuta a reazioni emotive errate, oppure al karma di gruppo, come nel caso di un’epidemia.


3. Condizioni atmosferiche. Questo fattore a volte è trascurato, ma le condizioni atmosferiche, il clima, la densità, umidità o siccità, il caldo e il freddo hanno un preciso effetto sullo stato psicologico.

Se studierete, troverete che tutte le cause secondarie e temporanee della depressione e del suo opposto si possono raggruppare in una di queste tre categorie e, quando se ne sia accertata la causa, il rimedio diviene evidente.


Mi sono soffermato un po’a lungo sulle due prime manifestazioni di forza astrale, ossia la paura, comprendente paura della morte, del futuro, della sofferenza, dell’insuccesso e le numerose paure minori cui l’umanità è soggetta e la depressione, poiché in questa epoca e in questo ciclo esse costituiscono il Guardiano della Soglia.

Entrambe indicano una reazione senziente a certi fattori psicologici e non possono essere trattate usando un altro fattore come il coraggio.

Esse devono essere risolte dall’onniscienza dell’anima che opera tramite la mente, non dalla sua onnipotenza.


310 Queste parole contengono un cenno occulto. Non tratterò degli altri fattori elencati, come il desiderio di felicità, di soddisfazione degli appetiti animali, di liberazione, poiché per la maggioranza non costituiscono un problema come i primi due.

Si potrebbe scrivere a lungo sulla manifestazione e la causa di tutti questi fattori, ma quando paura e depressione saranno superate, il genere umano entrerà in possesso della suo retaggio di felicità, di vera soddisfazione (di cui gli appetiti sopra indicati non sono che i simboli) e di liberazione.

È meglio trattare prima dei mali fondamentali.

Una volta dominati, non rimarrà che giusto orientamento e pola- rizzazione nell’anima.

Prenderemo poi in considerazione il modo di superare la vibrazione errata del corpo astrale e l’uso dell’energia astrale nella direzione giusta.


Abbiamo ampiamente trattato del corpo senziente o astrale e considerato i vari modi errati in cui esso si fa sentire.

L’umanità vibra principalmente in uno di questi modi e il corpo senziente di un essere umano comune non è quasi mai libero da qualche umore, paura o agitazione.

Ciò ha determinato una situazione per cui il plesso solare si è sviluppato in modo anormale.


La vita della maggioranza degli esseri umani è governata dal centro sacrale e dal plesso solare e questa è la ragione per cui il desiderio di vita materiale e quello di soddisfazione sessuale sono così strettamente connessi.

Nell’animale, il plesso solare costituisce il cervello e governa tutte le reazioni istintive, ma non è così strettamente legato all’espressione puramente sessuale come lo è nell’essere umano.


Quando il cervello diviene sensibile alla mente che si risveglia e non è più completamente occupato a registrare l’impressione sensoria, avviene l’orientamento che col tempo eleverà la coscienza ai centri situati sopra il diaframma.

Il plesso solare verrà allora relegato di nuovo alla sua vecchia funzione di strumento direttivo della vita animale puramente istintiva.

Per lo studente avanzato il plesso solare è largamente l’organo della sensibilità psichica e rimarrà tale fintanto che i poteri psichici superiori non avranno sostituito quelli inferiori e l’uomo agirà come anima.

La vita sensoria cadrà allora sotto la soglia della coscienza.

TRATTO DA: A.Bailey trattato di magia bianca

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