L’annebbiamento del sentimento tiene schiave le brave persone in una spessa coltre di reazioni emotive.
L’umanità è giunta al punto in cui i bene intenzionati, dotati di una certa comprensione e in qualche misura scevri di avidità dell’oro (per alludere simbolicamente al materialismo) rivolgono il desiderio ai doveri, alle responsabilità, all’effetto che inducono sugli altri e alla interpretazione sentimentale dell’amore.
Per molti, invero per i più, esso in realtà è una mescolanza del desiderio d’amare e d’essere amati e della disposizione a fare qualcosa per dimostrarlo ed evocarlo e quindi sentirsi interiormente appagati.
Grande è l’egoismo di chi non vuole essere egoista!
Molti altri sentimenti si raccolgono attorno al desiderio di far mostra di amabili e piacevoli caratteristiche, intese a convogliare rispondenza verso colui che 77 così vorrebbe amare o servire, ma è tuttora avvolto nell’illusione del sentimento.
Questo pseudo amore si basa principalmente su una teoria dell’amore e del servizio tipica di tanti rapporti umani, fra coniugi, fra genitori e figli.
Illusi dal proprio sentimento e poco sapendo dell’amore dell’anima, che è libero e lascia liberi, vagano in una fitta nebbia, spesso trascinando con sé coloro che vogliono servire, per attirarsi affetto in cambio.
Studiate la parola “affetto” e scopritene il vero significato.
Affetto non è amore, ma un desiderio espresso con un’attività del corpo astrale, che influenza i rapporti; non un moto spontaneo dell’anima, privo di desiderio, che nulla chiede per il sé separato.
L’annebbiamento del sentimento imprigiona e inganna tutte le brave persone sensibili, imponendo loro doveri inesistenti e causando un annebbiamento emotivo che dovrà poi essere dissolto dall’afflusso di vero amore disinteressato.
TRATTO DA Alice Bailey l'illusione quale problema mondiale
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