L’EDIFICAZIONE DEL NUOVO CORPO ETERICO e la NOSTALGIA
In questo periodo subito dopo la concezione, quando l’uomo ha perduto la visione e il contatto con il suo germe spirituale del corpo, con l’aiuto di altre entità attira a sè l’etere cosmico, come raggrumandolo per formare il suo futuro corpo eterico.
Il nuovo corpo eterico lo sospinge verso un dato popolo.
Tutto il senso di privazione della realtà spirituale in cui si era intessuti prima, trapassa ora entro il corpo eterico: tale privazione apparirà poi metamorfosata come sentore di nostalgia inconscia per qualcosa che si ha perduto pur senza ricordare cosa, durante la vita terrena.
IL BIMBO ALEGGIA ATTORNO AI GENITORI
L’anima bambina, provvista di io, astrale ed eterico, aleggia intorno ai genitori sin dal momento del concepimento: è difatti essa che istilla entro l’ovulo fisico l’embrione o seme spirituale “universo-uomo”del suo futuro corpo fisico, il quale è il frutto delle elaborazioni fatte dalle gerarchie nel postmortem.
Solo alla terza settimana il corpo astrale e l’eterico si collegano al germe spirituale nel grembo della madre, per cominciare ad operarvi e a collaborare, cioè dopo aver edificato il corpo eterico.
Sino alla terza settimana il seme spirituale era stato sviluppato solo dalle forze della madre; da quel momento in poi comincia una collaborazione da due lati: madre (sulla terra) e anima (sul cielo).
In questo periodo subito dopo la concezione, quando l’uomo ha perduto la visione e il contatto con il suo germe spirituale del corpo, con l’aiuto di altre entità attira a sè l’etere cosmico, come raggrumandolo per formare il suo futuro corpo eterico.
Il nuovo corpo eterico lo sospinge verso un dato popolo.
Tutto il senso di privazione della realtà spirituale in cui si era intessuti prima, trapassa ora entro il corpo eterico: tale privazione apparirà poi metamorfosata come sentore di nostalgia inconscia per qualcosa che si ha perduto pur senza ricordare cosa, durante la vita terrena.
IL BIMBO ALEGGIA ATTORNO AI GENITORI
L’anima bambina, provvista di io, astrale ed eterico, aleggia intorno ai genitori sin dal momento del concepimento: è difatti essa che istilla entro l’ovulo fisico l’embrione o seme spirituale “universo-uomo”del suo futuro corpo fisico, il quale è il frutto delle elaborazioni fatte dalle gerarchie nel postmortem.
Solo alla terza settimana il corpo astrale e l’eterico si collegano al germe spirituale nel grembo della madre, per cominciare ad operarvi e a collaborare, cioè dopo aver edificato il corpo eterico.
Sino alla terza settimana il seme spirituale era stato sviluppato solo dalle forze della madre; da quel momento in poi comincia una collaborazione da due lati: madre (sulla terra) e anima (sul cielo).
TRATTO DA uno studio steineriano di Tiziano Bellucci "uomo e morte"
--->qui
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